In genere si intende come comportamento del cane, tutto ciò che l’animale fa. Secondo l’etologia, la scienza che si interessa al comportamento delle specie animali, i cani possono assumere certi comportamenti anche in base alla razza a cui appartengono. Per questo si tende a distinguere quei tipi di comportamenti che caratterizzano le specie selvatiche e quelli invece tipici delle specie domestiche.

Comportamento del cane: volontà e istinto

Oggi si parla di esame etologico non solo per lo studio dei comportamenti di specie animali selvatiche ma anche per il semplice cane domestico. Si vogliono cioè capire e carpire gli atteggiamenti del cane per riuscire a interagire con l’animale nel modo migliore. Ogni razza è stata selezionata perseguendo determinati caratteri sia fisici che psichici, per cui l’etologia prevede che ogni esemplare che appartiene a una determinata razza rispetti l’etogramma di quella razza senza discostarsene molto.  Per  etogramma si intende il catalogo completo ed esaustivo dei comportamenti naturali di una specie. Si intendono come comportamenti di una specie animale sia le azione involontarie che quelle volontarie. Le prime si dicono involontarie perché si tratta di azioni indipendenti dalla volontà dell’animale, per questo le si ricollega alla sfera delle emozioni dell’animale. Le azioni volontarie invece si distinguono in azione innate e azioni apprese. Sono volontarie perché dipendono da una scelta operata dallo stesso animale e se quelle innate non necessitano di essere educate, le azioni volontarie apprese sono quelle che il cane assume se viene educato. Infatti si determinano quando il cane sviluppa una certa abitudine e la consolida nel tempo.

Lupo vs cane

Poiché il confine tra i due tipi di azioni è molto sottile, in realtà è difficile riuscire a capire quali siano i comportamenti innati e quali quelli assunti: ad esempio, nel lupo quello della caccia è un istinto di sopravvivenza perché senza cacciare gli altri animali non avrebbe di che sfamarsi, però è proprio durante la caccia che il lupo tende a manifestare tutte le capacità apprese precedentemente. Proprio il comportamento del lupo è preso come esempio e come metro di confronto per il comportamento del cane. Innegabili le similitudini tra le due specie animali, ma durante i secoli il cane ha assunto decisamente delle qualità sia fisiche che caratteriali diverse da quelle del lupo, che invece è rimasto allo stato brado. Inutile sottolineare come il mutamento del cane sia principalmente dovuto alla sua addomesticazione e alle varie selezioni che l’uomo ha operato per ogni razza scegliendo per ognuna quei peculiari fattori che voleva  sviluppare e far evolvere di generazione in generazione. Se il cane ha appreso altri comportamenti e altri tipi di atteggiamento rispetto al lupo è (de)merito dell’uomo. Ogni tipo di azione compiuta ha l’obiettivo di portare al cane un beneficio: l’istinto di conservazione rimane molto radicato e sempre presente in ogni animale e, insieme all’istinto di accoppiamento e di aggressività, rappresenta una delle principali pulsioni di un animale. Inoltre quando si vogliono isolare certi atteggiamenti o comportamenti in un cane bisogna anche prendere in considerazione l’ambiente entro cui li sviluppa e li consolida, quindi il contesto dell’azione, la risposta alla stessa e le sue conseguenze.