La popolarità di cui gode questo colosso tedesco non va di pari passo con la sua diffusione che, nei principali paesi europei, è costante: 1336 i cani riconosciuti ufficialmente in Germania, 1281 quelli riconosciuti in Gran Bretagna e 1415 in Francia mentre in Italia ci si ferma intorno alle mille iscrizioni.

Cosa sapere sull’alano

E’ il caso di dire che l’alano è tanto buono quanto grande. In famiglia, è un cane sicuro di sé, equilibrato, docile, affettuoso e attaccato ai padroni, specialmente ai bambini, verso i quali è molto protettivo e con cui ha una proverbiale pazienza lasciandosi fare davvero di tutto. Nonostante le dimensioni, in casa sa essere poco ingombrante ed è capace di muoversi con grande delicatezza: è tendenzialmente pigro, adora sonnecchiare sul tappeto o sul divano senza arrecare il minimo fastidio, inoltre abbaia poco. Pur essendo del tutto privo di aggressività e anche se, il più delle volte, può sembrare distaccato e rilassato, non è privo di una certa attitudine alla guardia e, all’occorrenza, sa fare la voce grossa. E’ facile da educare perchè intelligente e molto ricettivo nell’apprendimento, l’importante è usare coerenza nello stabilire cosa gli viene concesso e cosa, invece, gli viene proibito. Nei confronti degli estranei, mantiene un atteggiamento schivo e riservato. Durante la giovinezza e, in particolar modo, dai 4 ai 6 mesi di età, molta attenzione va posta ai problemi scheletrici di crescita, legati soprattutto alla rapidità di sviluppo e alle considerevoli dimensioni raggiunte dal cucciolone. La prevenzione delle patologie muscolo-scheletriche è basata sia sull’utilizzo di riproduttori esenti da patologie geneticamente trasmittibili, sia sull’impiego di una corretta ed equilibrata alimentazione che soddisfi completamente ma senza eccessi i suoi fabbisogni. Nonostante le dimensioni, l’Alano non è un cane da tenere relegato in giardino, sia perché abbastanza freddoloso (non sopporta freddo e pioggia) sia perché ha bisogno del contatto con il padrone. Un minimo di coerenza è necessaria nell’educazione.

Standard alano

La testa è in armonia con il resto del corpo. La forma è allungata, stretta, dalle linee nette, mai a forma di cuneo, espressiva, finemente cesellata. Di fronte deve apparire stretta con la canna nasale più ampia possibile. Il tartufo è ben sviluppato, più largo che rotondeggiante, con narici ben aperte. Deve essere nero, tranne che negli alani arlecchini, nei quali è tollerato il tartufo nero marmorizzato o di color carne. Negli alani blu il tartufo è color antracite (nero diluito). Gli occhi sono di media grandezza, con espressione vivace, intelligente e amichevole, di colore più scuro possibile, a forma di mandorla, con palpebre ben aderenti. Gli occhi chiari o color ambra sono indesiderabili. Negli alani blu sono consentiti occhi leggermente più chiari. Negli arlecchini sono tollerati gli occhi gazzuoli. Le orecchie sono pendenti, inserite alte, di media grandezza. Non devono cadere piatte o essere troppo distanziate dalle facce laterali della testa. Il tronco è inscritto quasi nel quadrato, questo vale soprattutto per i maschi; le femmine, invece, possono essere leggermente più lunghe. Il dorso è corto e ben teso, mai troppo lungo; la linea dorsale quasi rettilinea e appena discendente. Il trace è di buona ampiezza e profondità con petto ben evidente senza che lo sterno risulti eccessivamente pronunciato. La coda raggiunge il garetto: non deve essere troppo lunga o troppo corta. Attaccata alta e larga alla base, con l’inserzione né troppo in alto né troppo in basso. Non  eccessivamente spessa, si assottiglia in modo uniforme verso l’estremità.