Fino a qualche anno fa il Grande Bovaro Svizzero era del tutto sconosciuto nel nostro Paese, oggi la razza si sta facendo conoscere e non solo a livello espositivo anche se è decisamente più apprezzata, Svizzera a parte, in Francia e in Germania dove è in costante crescita. La storia di questo gigante elvetico è strettamente legata a quella del Bernese, infatti nel 1908, in occasione della festa per il XXV anniversario della Società Cinologica Svizzera, furono presentati al giudizio di Albert Heim, gran­de conoscitore e promotore dei Bovari Svizzeri, due Bovari del Bernese a pelo corto. In questi cani Heim riconobbe il vecchio Grande Bovaro o Mastino dei macellai, ormai in via di estinzione, i cui progeni­tori erano impiegati come cani da guardia, da tiro o per la conduzione delle mandrie. Nel 1909 la razza venne riconosciuta separatamente dal Bernese e, tre anni più tardi, fu fondato il Klub fui' Grof3e Schweizer Sennenhun­de che si occupa della sua tutela in via esclusiva.

Grande bovaro svizzero: un cane attento e vigile

Fedele e ubbidiente, devoto e affezionato al padrone, questi sono i tratti distintivi di questo cane che, tra le mura domesti­che, è equilibrato e affidabile, si affeziona a tutti i membri della famiglia e va molto d'accordo con i più piccoli anche se, soprattutto considerata la mole, è sempre consigliata la presenza di un adulto che controlli la situazione. Sempre attento e vigile, il Grande Bovaro è un eccellente cane da guardia grazie anche a uno spiccato istinto protettivo verso la famiglia e la proprietà e a un coraggio che si manifesta solo nelle reali situazioni di pericolo. È un cane di medio tempera­mento, sicuro di se: occorre chiarire subito le gerarchie per evitare che, soprattutto se maschio e con una certa tendenza alla dominanza, possa mettere in discussione il ruolo di leader del padrone. È necessaria quindi un'educazio­ne ferma e autorevole che tenga però conto della sua indole. Non è mai aggressivo ed è, in genere, aperto e ben disposto nei confronti degli altri cani o di persone estranee, inoltre è tendenzialmente più tranquillo e meno esuberante dei bovari di taglia più piccola.

Le esigenze del grande bovaro svizzero

La stazza del Grande Bovaro non è indifferente e, come tale, necessita di uno spazio adeguato, ma non per questo è un cane che si possa lascia­re abbandonato a se stesso in un grande giardino, né tanto- meno confinato in un box perché, abituato a lavorare da sempre al fianco dell'uomo, ha bisogno di sentirsi parte integrante della famiglia. Non è veloce e attivo come gli altri bovari di taglia inferiore, nonostante ciò necessita di fare quotidianamente una regolare attività fisica. La sua socializzazione va iniziata quanto prima, deve abituarsi e incontrare gente, a confron­tarsi con altri cani e a vivere situazioni sempre nuove e va abituato anche, il prima possibile, ad andare al guinza­glio senza tirare. Nonostante non abbia il pelo lungo del Bernese, il pelo è doppio con un fitto sottopelo e, per questo, soprattutto durante la muta, deve essere spazzolato con una certa costanza. È bene, infine, ricordare che si tratta di una razza dalla maturazione piuttosto lenta che diventa adulto e completo verso i 3-4 anni.