Il cane da pastore di Ciarplanina è stato allevato nelle regioni montane del sud-est della Yugoslavia e deve il suo nome alla zona montuosa di Sar, tra Kosovo e Macedonia (planina in serbo significa montagna).
Cane da pastore di Ciarplanina: caratteristiche e curiosità
Questa razza è stata riconosciuta ufficialmente nel 1939 con il nome cane da Pastore dell’Illiria per poi cambiare denominazione nel 1957; inizialmente è stato classificato nel gruppo dei cani da pastore prima di essere trasferito, nel 1996, nel gruppo dei cani da difesa e utilità. E’ sempre stato un cane molto apprezzato nel paese d’origine tanto che un proverbio jugoslavo recita: “Un uomo per essere felice deve aver bevuto l’acqua del Monte Liuboten, aver ricevuto i baci delle ragazze di Prizzen e possedere uno Sharplaninac”. La paternità della razza, una volta jugoslava, oggi è serbo-macedone. Il carattere di questo cane è stato forgiato da secoli di impieghi nelle condizioni più dure e nei luoghi più difficili che lo hanno reso un cane forte, fiero e coraggioso. E’ così che il Pastore di Ciarplanina è diventato un cane indipendente, capace di prendere autonomamente le decisioni e dotato di quell’aggressività necessaria per affrontare ogni sorta di pericolo potesse mettere in pericolo quanto era stato affidato alla sua custodia. E’ un cane fortemente territoriale e con un forte istinto di protezione; nutre, infatti, enorme diffidenza nei confronti degli estranei. D’altro canto è un cane dotato di un grande equilibrio che riesce bene ad integrarsi nel conteso familiare con cui sarà sempre affettuoso mostrando grandi manifestazioni d’affetto anche con i bambini della casa. Le femmine di questa razza, in genere, sono più facili da gestire rispetto ai maschi, solitamente tendenti alla dominanza. Sicuramente il pastore di Ciarplanina è un cane impegnativo, soprattutto se di sesso maschile e, pertanto, il futuro padrone deve essere consapevole che il cane che ha scelto non è facile da addestrare. E’ importante usare polso e coerenza sin dai primissimi mesi di convivenza in modo che sia ben chiara, da subito, la sua posizione gerarchica all’interno della famiglia. Il ruolo di leader da parte del padrone, però, non deve essere acquisito con la forza o con le punizioni ma con l’autorevolezza, senza dimenticare che dentro questo animale cova l’animo fiero e indipendente di chi, per secoli, ha affrontato i lupi pur di proteggere il gregge e il suo pastore. Si tratta, in generale, di un cane abituato a vivere all’aperto, indifferente alle intemperie ma proprio se è destinato a vivere in giardino, non deve mancare la possibilità di socializzare con cani e persone. Nel caso viva in appartamento (nonostante le dimensioni sa muoversi con insospettata delicatezza) necessita di fare un adeguato esercizio fisico quotidiano. Il folto e lungo mantello deve essere spazzolato con regolarità per mantenersi bello e sano, con frequenza maggiore durante il peridoso della muta.
Un guardiano nato
La sua naturale tendenza alla protezione del territorio ne fa un cane dalla spiccata predisposizione alla guardia, e poiché innata questa sua attitudine non richiede alcun addestramento specifico. Nello svolgere il suo lavoro, il Ciarplanina è sempre attento e molto reattivo; non tollera la presenza di estranei nella sua proprietà e nel caso percepisca un pericolo è capace di reazioni improvvise e decise, per poi tornare tranquillo ad allarme cessato.