Il primo cane Sharpei è sbarcato in Europa neL 1978 e, da allora, la razza è sempre vista tra molte curiosità, sia per l'aspetto decisamente singolare sia per il suo inseri­mento nel "Guinness del Primati" come cane «più brutto e più raro del mondo». Se si dice SharPei viene subito in mente un cane rugosissimo che sembra "affogare" nelle sue pieghe... per fortuna il cambiamento di standard ha fatto si che la selezione si indirizzasse verso soggetti moderatamente "piegati", tanto che vengono considerati difetti eliminatori le pieghe eccessive. L'evolu­zione della razza ha riguarda­to anche i colori: fulvo e nero restano i più comuni, ma cominciano a essere allevati SharPei color chocolato, lilac e blu. Purtroppo c'e anche un lato negativo: ci sono annunci di vendita di cuccioli di Shar­Pei toy o mini...

Cane shar pei: equilibrato e tranquillo

In famiglia lo Shar-Pei è motto affettuoso con tutti, con i bambini è paziente e un buon compagno di giochi, ma non ama essere accarezzato da estranei, verso i quail mantie­ne diffidenza e riservatezza tipiche del cane capace di fare la guardia, senza però arrivare a una vera e propria ag­gressione. In questo caso la selezione ha fatto passi da gigante: lo Shar-Pei è un cane equilibrato e mai aggres­sivo, del tutto dimentico del suo passato di cane usato nei combattimenti. In casa è in genere calmo e tranquillo, tendenzialmente pigro e amante delle comodità della vita casalinga, ma sempre pronto a uscire, anche se va messa la sua ritrosia a uscire nelle giornate di pioggia. Anche se affettuoso con tutti, tende a scegliere un membro della famiglia verso cui si attacca in modo quasi morbo­so. Memore del suo passato di cacciatore ha tuttora uno spiccato senso venatorio che si esalta negli incontri con piccoli animali, mentre con i suoi simili è in genere ben disposto.

Le sue esigenze

E’ un cane molto sensibile e per questo il padrone non deve mai rimproverarlo ingiustamente, è capace di mettere il broncio e tenerlo a debita distanza. L’alimentazione deve essere particolarmente curata onde ridurre al minimo il rischio di malattie a carico della pelle, cui la razza è predisposta, meglio privilegiare una dieta a basso contenuto proteico, costituita in particolare da carni blanche. Per il padrone nutre un fortissi­mo attaccamento e gli è total­mente devoto, proprio per questo pretende da lui atten­zioni costanti e soffrirebbe mol­to nel caso in cui venisse lasciato solo a lungo. Non ama l'acqua: quando piove sarà un'impresa ardua riuscire a portarlo fuori e anche fare il bagno sarà per lui un'esperien­za tutt’altro che piacevole.