Non è certo una razza delicata in quanto possiede la rusticità del pastore. Richiede normali profilassi e attenzioni che il veterinano consiglierebbe per la maggior parte dei cani, in particolare è opportuno mantenere e controllare la salute del folto mantello e delle orecchie, specialmente se l'ambiente è ricco di piante con spighe o rovi in grado di causare lesioni. L'aspetto negativo è, invece, rappresentato dalle malattie ereditarie che possono coinvolgere gli apparati scheletrico, visivo, uditivo e nervoso. In particolare è raccomandabile informarsi sullo stato di salute dei genitori e sono sconsigliati gli incroci di soggetti merle, cui è maggiormente correlata la manifestazione di patologie ereditarie. Per le patologie dell'occhio è opportuna una visita da parte di un veterinario esperto (orientativamente a 55 giorni di età). Le manifestazioni ereditarie a carico del sistema nervoso sono essenzialmente riconosciute con stati epilettici, che si evidenziano non tanto alla nascita, ma a distanza di mesi. L'incidenza diagnosticata di queste patologie è, a oggi, piuttosto bassa, nell'ordine dell'i% sul totale dei soggetti, tuttavia alcuni ritengono sia fortemente sottostimata. In definitiva ci troviamo di fronte a una razza resistente e con pochi problemi ma che richiede un'attenzione particolare nella scelta dei cuccioli».

Nonostante una buona diffusione, in Italia l’Aussie è poco considerato come cane da lavoro e se è raro vederlo impegnato nella conduzione del gregge, lo è ancor di più vederlo tenere a bada i capi di bestiame, sia perché la transumanza a cavallo è una tradizione ormai quasi del tutto abbandonata, sia perché non viene più praticata la marchiatura.

CODA LUNGA O CORTA?

Negli Stati Uniti gli Aussie sono sempre stati senza coda, per gli Americani l'assenza della coda costituisce un tratto identificativo della razza e, per loro, l'opzione è solo tra "natural bobtail" (corta naturale) o "docked" (tagliata). Il lavoro dell'Aussie, del resto, lo porta a stare a stretto contatto con il bestiame e una coda lunga sarebbe più esposta a eventuali lesioni. Per quanto riguarda la Fci, l'ultima modifica allo standard, apportata nel 2009, prevede coda «diritta, naturalmente lunga o naturalmente corta, se tagliata (nei Paesi dove questa pratica non è proibita) o naturalmente corta, non deve superare io centimetri di lunghezza». In Italia il taglio della coda è vietato, tranne che in alcune razze da caccia, per questo oggi sono sempre più numerosi gli australiani con coda lunga. L'Aussie può nascere però anuro (senza coda) o brachiuro (con coda corta) e non sono pochi gli esemplari geneticamente così.

L'AUSSIE E LO SPORT

Un po' dovunque l'Aussie si sta facendo apprezzare più come cane da compagnia che da lavoro, ma anche coloro che lo considerano un eccellente cane da sport possono esserne soddisfatti. Con un Aussie, infatti, ci si può dedicare allo Sheepdog (gare di conduzione delle pecore) sia a livello amatoriale, attraverso quelle che vengono definite "Giornate di avvicinamento al gregge", sia a livello agonistico concorrendo nelle prove di lavoro su bestiame (l'Aussie rientra tra le razze che possono accedere alla Classe lavoro in esposizioni internazionali in seguito al superamento della prova HWT, cioè il test di lavoro su bestiame). Duttile e versatile, il Pastore Australiano può dire la sua anche in Agility, Disc-dog e Obedience; in Germania e in America è possibile vederlo impegnato anche in prove di difesa e utilità, così come è possibile sfruttare il suo fiuto nella ricerca di persone scomparse e il carattere equilibrato nella Pet Therapy.