Proteggere i cani dal freddo: ecco come

L’inverno è ormai arrivato e con il freddo, le gelate notturne e qualche fiocco di neve, puntualmente ci si pone il problema di come ci si debba comportare con il proprio amico cane. Ira l'essere imprudenti e l'essere troppo protettivi, come al solito, il giusto sta nel mezzo; dobbiamo valutare tutto: l'età, il tipo di pelo, lo stato di salute, dove vive e solo allora possiamo pensare di adottare la soluzione migliore. Innanzitutto è bene stabilire una cosa: anche i cani possono soffrire il freddo, sebbene non tutti allo stesso modo (sarà difficile vedere un cane nordico tremare per il gelo...). I cani più a rischio sono i cuccioli, gli anziani, quelli debilitati da malattie o quelli ancora convalescenti, quelli con determinate patologie (cardiache, respiratorie, e quelli con pelo raso, soprattutto se privi del sottopelo, lo strato lanoso e morbido che costituisce un ottimo isolante con le basse temperature. Un cane che prende freddo può andare incon­tro a malattie dell'apparato respiratorio come bronchiti e polmoniti, a malattie dell'apparato gastroenterico come gastriti (attenzione a quando mangiano la neve!), mentre patologie del sistema scheletrico (artriti, reumatismi) pos­sono aggravarsi con il freddo e l'umidità; ecco perchè dopo una passeggiata bisogna immediatamente asciugarlo. Con l'arrivo del freddo incombe un altro pericolo per tutti i  cani: l'antigelo, un prodotto usato sui vialetti o sui vetri delle automobili per evitare la formazione di ghiaccio. Si tratta di prodotto a base di glicole etilenico, altamente pericoloso e spesso letale per gli animali in caso di ingestione. I sintomi da avvelenamento da antigelo sono: vomito, ipotermia e congelamento sono due inconve­nienti che possono capitare ai cani nei giorni particolarmente freddi. L'ipotermia è determi­nata da un sensibile calo della temperatura cor­porea, è più facile che possa colpire un randa­gio che non sia riuscito a trovare un'adeguata protezione ma può interessare anche il cane di casa lasciato per ore incautamente in automo­bile. Si manifesta con tremori, sonnolenza, tor­pore, diminuzione della frequenza respiratoria e cardiaca e può arrivare fino al coma. II congelamento nel cane può interessare le pat più esposte, come le orecchie e la coda, gli arti e i genitali e consiste in una progressiva necrosi dei tessuti. In ogni caso, occorre intervenire subito riscaldando l'animale con coperte e borse dell'acqua calda e, nei casi piu gravi, rivolgendosi immedialamente al veterinario.