Abituato a vivere in territori freddissimi, il Norvegese delle Foreste ha passato una selezione naturale che ne ha temprato il fisico e gli ha permesso di dotarsi di un pelo davvero speciale. Il mantello, infatti, è particolarmente folto e formato da uno strato superficiale idrorepellente più uno strato interno di sottopelo di consistenza lanosa. Questo gatto è grande, muscoloso e forte. dotato di arti lunghi che, nonostante l'aspetto massiccio del corpo, gli permettono scatti repentini e ottime doti di agilità. La testa è grande, arrotondata e non presenta stop nasale. All'interno delle orecchie e sulla punta abbondano ciuffi di pelo che ricordano quelli della lince. La coda è molto lunga e ricoperta di un pelo vaporoso e soffice.
Il carattere del gatto norvegese delle foreste
Carismatico, indipendente ma anche tranquillo e socievole: il Norvegese delle Foreste è un gattone davvero particolare. Nonostante un carattere forte, infatti, questo micio è davvero felice di poter condividere i suoi spazi con la famiglia. Molto spesso cerca di instaurare un rapporto quasi paritario con il padrone (sintomo proprio della sua spiccata personalità) ma non si tira mai indietro di fronte a una buona razione di coccole. Chiaramente ha una predilezione per gli ambienti esterni della casa dove passa ore a sfogarsi nelle corse, nei giochi tra gli alberi e nella caccia. Adora giocare con i bambini: è possibile trovarlo, sia da cucciolo che da adulto, pronto a iniziare corse forsennate con piccoli della famiglia Gatto sacro dei Vichinghi o antico gatto marinaio: le origini del Norvegese non sono del tutto certe. Quello che possiamo dire con sicurezza è che sue tracce si ritrovano nei racconti che hanno come protagonisti i marinai del Nord impegnati a navigare nelle rotte commerciali verso Francia, Inghilterra, America occidentale e Italia. Il Norvegese saliva a bordo e, probabilmente, si guadagnava da vivere cacciando i topolini nascosti nelle stive delle navi. Data della prima classificazione della razza è il 1599, quando il prete norvegese Clauson Friis notò questa specie di lince domestica. Il primo riconoscimento ufficiale avviene, però, solo nel 1930. Nel 1977 arriva il riconoscimento definitivo della FIFe, dopo la rinascita della razza grazie alla selezione attenta di alcuni appassionati allevatori.
Il segreto del suo successo
Il mantello del norvegese è un vero capolavoro che risponde al variare delle temperature in maniera perfetta. Il pelo si allunga fino a dieci centimetri nel periodo invernale e si alleggerisce in modo consistente in quello estivo. Il pelo, inoltre, è idrorepellente, spesso e grasso, ma qando è bagnato si asciuga in pochi minuti. Inoltre, ha la tendenza ad annodarsi.