L’osteoartrite è un lento processo degenerativo delle articolazioni caratterizzato da un deterioramento della cartilagine articolare e dalla produzione di osso a livello della superficie articolare e dei suoi margini, si verifica, praticamente, quando viene meno l’equilibrio dinamico tra il danneggiamento e la riparazione dei tessuti articolari.

Le cause che determinano l’insorgenza di questo processo patologico a carico delle articolazioni sono ancora poco chiare ma esistono alcuni fattori predisponenti, come: l’età del cane, la razza canina (Rottweiler, Pastore Tedesco, Labrador e Golden Retriver), l’obesità o il sovrappeso, i traumi a livello articolare (fratture, rottura legamenti, …) e le sollecitazioni meccaniche eccessive, come si può riscontrare in alcuni cani che praticano l’agility a livelli importanti.

I segni clinici di questa patologia sono abbastanza tipici e comprendono: dolore, zoppia, rigidità a freddo, riduzione del livello di attività, a volte si può riscontrare gonfiore dell’articolazione interessata e in alcuni casi anche cambiamenti comportamentali.

La diagnosi viene data, sempre, sulla base dei rilievi della visita clinica, delle radiografie e, a volte, dei risultati dell’analisi del liquido sinoviale. In alcuni casi, per avere un quadro più preciso della situazione articolare, si può ricorrere a diagnostiche avanzate come TAC o Risonanza Magnetica e all’artroscopia.

Come si può gestire l’alimentazione in questi soggetti?

Per supportare la rigenerazione della cartilagine articolare, e ridurre la terapia con antinfiammatori non steroidei, c’è una costante ricerca di alimenti funzionali che possano offrire un supporto nutrizionale agli animali affetti da osteoartrite.

Tra le molecole più studiate e più utilizzate, all’interno di questi mangimi, rientrano la condroitina solfato e la glucosamina. Esse costituiscono la cartilagine articolare e la loro somministrazione in animali affetti da osteoartrite sembra favorire la rigenerazione delle cartilagini.

L’inserimento nella dieta di un’elevata concentrazione di omega 3, in particolar modo di EPA e DHA, ha lo scopo di contrastare l’infiammazione presente in corso di osteoartrite,

L’utilizzo di L-carnitina, invece, è principalmente collegato alla necessità di perdere peso, favorendo l’ossidazione dei grassi e il loro utilizzo come fonte energetica, nonché aiutando a mantenere la massa magra durante la perdita di peso.

Inoltre l’aumento del contenuto di vitamina C, vitamina E e selenio nella dieta viene consigliato per la loro azione antiossidante.

 

In conclusione si può affermare che nella maggior parte dei casi è possibile contrastare e quindi  prevenire l’insorgenza di questa patologia articolare con una corretta alimentazione ed un’adeguata attività fisica del nostro animale.



A cura della dott.ssa Roberta Piccolo, Medico veterinario

Osteoartrite nel Cane