Molte cose "bollono in pentola" per questo autentico pezzo di storia della cinofilia italia­na: lo scorso anno, infatti, è stato elaborato un nuovo standard a cura del giudice specialista Michele Palazzo che ha introdotto importan­ti modifiche. I cambiamenti più importanti sono relativi al tipo (in base all'indice corporale il Mastino Napole­tano non sarebbe un brachi­morfo ma un mesomorfo pesante), alla lunghezza della testa (che non sarebbe i 3/10 dell'altezza al garrese ma i 3,8/10), alla pelle (su invito della FCI è stato precisato che rughe e pie­ghe devono essere presenti "senza esagerazione" per non sconfinare nell'ipertipo e nel linfatismo e che le pieghe agli occhi non devo­no comprometterne la funzionalità), al peso (la FCI invita ad attenersi ai pesi del vecchio standard, cioè 60-70 kg per i maschi e 50-60 per le femmine ma, riscontrando che la mag­gior parte dei cani misurati, si discosta da questi valori, la SAMN ha proposto 75-85 per i maschi e 60-70 per le femmine); un accenno anche ai problemi oculari (per la FCI entropion e ectropion sono difetti da squalifica, per la SAMN difetti gravi). Il nuovo stan­dard è stato approvato dal club di razza (SAMN) e dall'ENCI ed è in attesa di approvazione definitiva da parte della FCI.

Mastino Napoletano: buono ma diffidente

Oggi è diventato un cane che sfodera coraggio e aggressività solo quando viene chiamato a proteggere ciò che è affidato alla sua custodia, altrimenti il Mastino Napoletano in fami¬glia è buono, docile, molto affezionato a tutti i suoi membri e con un innato istinto di protezione nei confronti dei bambini e dei più deboli. Questo molosso ha fatto della famiglia il suo punto di riferimento: ha bisogno del contatto fisico con il padrone a cui sa stare accanto in modo discreto, nonostante la mole, capace com'è di starsene per ore su una brandina apparentemente sonnecchiante, ma in realtà pronto a reagire all'occorrenza. Molta attenzione andrà riservata nella sua educazione: un Mastino Napoletano non obbedisce mai per cieca sottomissione D per paura, quindi fin da cucciolo è bene impostare in rapporto alla pari, di rispetto reciproco, in modo che trovi piacere nell'obbedire al padrone. Le sue doti li guardiano si possono apprezzare quando è ancora cucciolo, mostrando iuella riservatezza e diffidenza verso gli estranei che sono requisiti indispensabili in un cane da guardia.

Le sue esigenze

Per quanto abbia l'esigenza di disporre di uno spazio all'aperto tutto per lui (che può essere non troppo grande dal momento che è un cane abbastanza sedentario) è impensabile abbandonarlo a se stesso, ha bisogno di sentire qualcuno della famiglia costantemente vicino. La diffidenza verso gli estranei è nel suo DNA, se vogliamo che sia più ben disposto verso di loro è bene verso gli estranei è nel suo DNA, se vogliamo che sia più ben disposto verso di loro è bene farlo socializzare fin da cucciolo, dandogli la possibilità di avvicinare persone sempre diverse e favorendo i contatti. Essendo un cane pesante è molto importante adottare la giusta dieta fin dai primi mesi di vita ricorrendo ad alimenti studiati per cani in crescita appartenenti a taglie grandi che contengono tutto il necessario in proteine, calcio, fosforo, grassi e vitamine. Anche in età adulta è meglio evitare la somministrazione della razione quotidiana in un unico pasto, per evitare l'insorgenza della torsione gastrica cui la razza è soggetta.