La prima cosa da sapere è che i molossoidi hanno tempi di sviluppo fisico e psicologico più lunghi di quelli di molti cospecifici: se un lopoide è maturo a un anno e mezzo, per un molossoide ce ne vogliono due o tre per raggiungere lo stesso grado di maturità. La seconda considerazione riguarda i tempi di apprendimento; infatti, i molossoidi sono più lenti anche nell’imparare e, inizialmente, bisogna ripetere più volte il comando prima che vi sia la risposta.

Molossoidi: pro e contro di una lenta educazione

Il vantaggio è che una volta imparato quello che devono fare, non lo scordano più, anche se stanno molto tempo senza ripetere l’esercizio. Questo significa, però, che quando hanno imparato a non sporcare in casa, a non tirare quando sono al guinzaglio, a non chiedere cibo quando i padroni sono a tavola, non scorderanno mai più quello che devono o non devono fare. Ovvia, poi, la raccomandazione: mai usare con i cani molossi metodi violenti. La prima forma di addestramento consiste nel trasformare in gioco gli esercizi che inizierete a proporre al cucciolo. Quando fa qualcosa di sbagliato, va rimproverato cin un secco ‘NO’. Se invece fa tutto quello che volete, è importante accarezzarlo, fargli i complimenti e dargli qualche bocconcino accompagnandolo da un ‘bravo’. I premi e i rimproveri devono avvenire nel momento esatto dell’azione, altrimenti non servono. Quando passeggiate al guinzaglio, se il cucciolo tira, date uno strattone secco e fermate il piccolo ribelle; non fate mai il tiro alla fune con il cane, poiché lo prenderebbe come un gioco ripetendolo sempre. Molto utile è l’uso di apposite pettorine che consentono al cane di muovere la testa e di trattenerlo senza farlo male. Fate, poi, socializzare il vostro molosso o guardiano facendolo incontrare con molti cani, evitando però che abbia esperienze negative con soggetti aggressivi. Per un guardiano-molosso è fondamentale essere educato e vivere nel contesto umano senza problemi. Prima di addentrarci in questo argomento, però, bisogna ricordare che tutti i molossoidi, chi più chi meno, oltre ad avere una minore rapidità nell’apprendimento rispetto ad altre tipologie canine, hanno anche uno sviluppo fisico più lento e alcuni di loro raggiungono la piena formazione solo dopo due, tre anni di vita. Questo deve indurci a essere più pazienti rispetto ad altre razze. Se il nostro giovane guardiano o molosso sembrerà disattendere le nostre aspettative, consoliamoci con la certezza che una volta che ha imparato qualche cosa o appreso un comportamento, non lo scorderà mai più. Non bisogna, poi, dimenticare la proverbiale testardaggine di questi grandi cani che, quando si mettono in testa una cosa, il più delle volte la fanno. Quando vi seguirà più tranquillamente cominciate a portarlo dove c’è gente e traffico; dove ci sono rumori sconosciuti, a volte anche forti, dove potrà iniziare a conoscere il mondo che poi diverrà per lui abituale. Se il cucciolo di molosso si dimostra spaventato, non sgridatelo e non insistete ma rincuoratelo con dolcezza, carezze e bocconcini. Non alzate mai la voce e non obbligate mai il vostro cucciolo a fare cose delle quali ha paura. Se teme il traffico per attraversare la strada, inizialmente, prendetelo in braccio accarezzandolo con affetto. In sostanza, fate in modo che in ogni passeggiata vi sia anche un momento piacevole: magari un giro al parco.