E’ un cane rustico e con una spiccata vocazione per l'attività venatoria, nonostante ciò, grazie alla sua bellezza e all'indiscussa eleganza, viene scelto sempre più spesso come cane da compagnia. Il fatto che un tempo i soggetti migliori a caccia venissero nascosti e cresciuti isolati senza avere contatti con il mondo esterno, ha fatto sì che quei cani diventassero schivi e spesso paurosi; in realtà, se opportunamente socializzato, il Cirneco è un cane godibilissimo, in casa, un compagno allegro, vivace, affettuoso, desideroso di vivere la vita accanto alla sua famiglia, di accompagnare il padrone in passeggiata ma anche di giocare con i piccoli di casa. È importante, quindi, che sia fatto socializzare il prima possibile con cani e persone e che sia educato utilizzando dolcezza e coerenza, alfine di evitare che possa diventare timo-roso e testardo. Lontano dalle sciare vulcaniche, trova nel suo padrone una figura cui fare costante riferimento e che ha bisogno di sentire vicina, per questo motivo si intristisce se lasciato a lungo da solo o se escluso dal contesto familiare. La taglia contenuta e il pelo corto lo rendono un eccellente compagno per chi vive in appartamento, ma resta un cane pieno di energia e molto attivo e ha bisogno di poter sfogare ogni tanto questa sua primaria necessità, meglio ancora se lasciato libero in aperta campagna, dove il suo innato istinto vena-torio potrà trovare sfogo. Una certa diffidenza nei confronti degli estranei lo rende all'occorrenza un discreto guardiano».

La salute

A vederlo così esile e apparentemente gracile, potrebbe sembrare un cane fragile e cagionevole di salute. Nulla di più sbagliato: il Cirneco dell'Etna è, in realtà, un cane primitivo con alle spalle una storia antichissima ed è stato assai poco manipolato geneticamente dall'uomo. Per questo è straordinariamente sano e robusto, non interessato dalle principali patologie a carattere ereditario né da malattie ricorrenti, caratterizzato oltretutto da una struttura fisica che gli consente di muover-si con particolare agilità sui difficili terreni lavici siciliani. Siamo di fronte a un cane che si ammala davvero di rado, che vede il veterinario giusto per i richiami vaccinali e che è anche molto longevo potendo raggiungere i 1 2-1 5 anni di vita. Il pelo, corto, quasi raso, non richiede nessun accorgimento per mantenersi in perfetto ordine se non qualche spazzolata. L'unica attenzione da adottare può interessare in particolare i Cirnechi residenti in Sicilia (che costituiscono del resto la maggior parte della popolazione) perché l'isola è particolarmente interessata dalla leishmaniosi e per questo sarebbe opportuno trattare i cani con antiparassitari che tengano lontani i temibili flebotomi o ricorrere alla specifica profilassi vaccinale».

La morfologia 

Di media taglia, alto sugli arti, dalle forme eleganti e slanciate e al contempo rustico, robusto e resistente. È un cane con due volti ben distinti: da una parte ha le caratteristiche di esperto cacciatore, dall'altra la capacità adattarsi agli stili di vita della famiglia e alle sue esigenze. L'aspetto che colpisce quando si giudica una prova di lavoro e, soprattutto, un raduno di razza è la forte diversificazione fra il tipo rustico allevato per la caccia e quelle eccessivamente raffinato richiesto come cane da famiglia. Conservare le sue caratteristiche di cacciatore significa tutelare il suo patrimonio genetico e, e attraverso questo, il carattere e la psiche. Il Cirneco si è conservato grazie alle sue grandissime doti venatorie e il suo aspetto morfologico deriva essenzialmente dalla sua funzione. Tutelare una razza non significa seguire le mode o le dinamiche del mercato, ma conservarne le caratteristiche fenotipiche così come sono state tramandate. Il Cirneco, svuotato dalle sue doti venatorie, resterebbe privo della sua identità, perderebbe le sue radici, sarebbe un altro cane».