Di bell’aspetto e di buon carattere, il setter inglese è un cane d’indole dolce e affettuosa, che adora stare in compagnia di tutta la famiglia ed essere coccolato non solo dal padrone. È un esemplare che ha anche bisogno di fare molto movimento, perché gli piace correre in libertà e per questo è bene farlo stare all’aria aperta almeno un’ora al giorno per lasciarlo scorrazzare liberamente.

Dalla corporatura media, longilinea ed elegante, il setter inglese si distingue per il suo mantello dal pelo lievemente ondulato e per la sua indole affettuosa con tutti i componenti della famiglia. Chi decide di prendere con sé quest’esemplare deve, però, sapere che dovrà lasciarlo libero di sfogarsi all’aria aperta almeno un’ora al giorno, perché il setter ama il movimento e ha bisogno di correre libero in un parco o in montagna. Questa sua natura di amante delle corse imporrebbe al padrone di insegnargli fin da piccolo a muoversi senza il bisogno del guinzaglio e a obbedire al suo richiamo.

Le origini del setter

Le origini del setter sono sempre state molto misteriose, ma la versione più attendibile vorrebbe il suo antenato cacciatore di quaglie nella Spagna del 14° secolo: dato l’olfatto formidabile, il setter veniva usato per la ricerca di quaglie e pernici. Nel 1500 il setter viene identificato come un esemplare dal fiuto infallibile e dalla resistenza alla caccia senza eguali, ma soprattutto proveniente dalla Spagna, ciò ha dato vita a inevitabili diatribe tra spagnoli e francesi  dato che negli affreschi francesi del ‘500 e del ‘600 raffiguranti scene di cacciagione, appare proprio il setter. Le caratteristiche dell’attuale razza, però,  si devono agli inglesi: è stato, infatti, un allevatore della Gran Bretagna nell’800 a perfezionare gli standard della razza a cui affibbiò il nome Setter, che deriva dal verbo “to sit” che significa sedere, perché il nostro amico è in grado di inseguire una preda abbassandosi tanto da sembrare seduto.

Le caratteristiche del setter inglese

Il setter inglese presenta una corporatura longilinea ed elegante, la testa è alta e ben segnata e dalla forma ovale. Il muso di media altezza si presenta quadrato con un bel naso a tartufo marcato di colore nero o marrone. Gli occhi sono brillanti e dolci, di solito di color nocciola o marrone scuro e lo sguardo dimostra il carattere estremamente docile dell’animale. Dalle mascelle forti e poco cascanti, la bocca ha labbra caratterizzate dalla classica chiusura a forbice, le orecchie di media lunghezza sono fini e ricoperte di pelo e tendono ad assottigliarsi sulla punta, che presenta un pelo vellutato e raso. Il collo è lungo e muscoloso, le zampe forti tanto da sostenere il grande corridore che è, i piedi sono compatti e dalle dita arcuate. La coda parte quasi a livello del dorso e non si presenta né arricciata né arrotolata, e dal pelo lungo man mano che si allontana dall’attacco.

Il carattere del setter

Il setter inglese si contraddistingue per la sua indole socievole, dolce e obbediente, che gli permette di adattarsi subito e facilmente alla vita in famiglia rivelandosi un ottimo compagno di giochi sia per bambini che per adulti, e anche con gli estranei non assume mai comportamenti restii o aggressivi.  Dopo aver preso confidenza con la casa e i suoi abitanti, tende a scegliersi il suo posto sul divano o sulla poltrona e tale rimarrà sempre. Anche se si dispone di giardino, è bene non lasciare mai il setter fuori la notte perché potrebbe viverlo come un momento di abbandono, per cui fin da cucciolo ha bisogno di un ambiente caldo che lo faccia sentire vicino ai padroni. Per non farlo sentire isolato, quindi, è bene disporre la cuccia in una parte della casa da dove possa vedere la famiglia e non sentirsi escluso. È bene abituarlo al collare e al guinzaglio fin da cucciolo e insegnargli a obbedire, in questo modo sarà più facile lasciarlo libero di scorrazzare accanto al padrone perché sarà stato abituato a obbedire al suo richiamo.

L’alimentazione del setter

Per crescere un cucciolo di setter in gran forma è bene usare tutti i prodotti tipici per cani, cui va alternata la carne fresca che dev’essere cotta o scottata e mai cruda. La carne più idonea è quella bianca, come il pollo e il tacchino che devono essere disossati e privati del grasso, mentre la carne rossa va somministrata al massimo due volte a settimana e, soprattutto, quella di maiala dev’essere cotta molto per non rischiare complicazioni derivanti da eventuali infezioni. Anche le frattaglie possono essere date al cucciolo, da cuocere per pochi minuti. Il pesce rappresenta un’ottima fonte di nutrienti per il setter, e va sempre cotto a vapore o bollito e naturalmente pulito e privato delle spine. Da evitare invece il formaggio, tranne il grana e i fiocchi di latte o la ricotta che possono sostituire la carne quando fa caldo, mentre le uova è meglio limitarle a una sola volta a settimana. Pasta e riso ben cotti e senza sale possono essere mischiati a carne e pesce,  mentre da evitare assolutamente tutte le ossa non solo del pollo, ma anche del coniglio e del tacchino perché possono provocare lesioni allo stomaco e all’intestino. Da escludere anche gli avanzi della tavola, tranne la carne lessa. Da non sottovalutare l’importanza della temperatura del cibo, che non dev’essere mai troppo freddo o eccessivamente caldo, ma a temperatura ambiente così come l’acqua.