Se il viaggio in programma non si adatta all’animale e l’alternativa della pensione non convince, resta la soluzione: pet-sitter. A casa propria o, come sempre più spesso succede, è il pet-sitter che mette a disposizione l’abitazione per ospitare l’animale offrendo una sorta di pensione personalizzata. Un’ora di pet sitting costa circa 10 euro. Nel caso di un affidamento “in pensione”, le richieste variano dai 15 ai 25 euro al giorno. Il cliente è bene che sappia che, prima dell’affidamento, è essenziale che informi il pet-sitter sulle abitudini dell’animale: se vivace o pauroso, se predilige un certo gioco o se prende farmaci e ha particolari disturbi di salute (epilessia, diabete ecc.). Ci si deve accordare anche sull’alimentazione e nel caso procurargli l’alimento sufficiente per l’intero soggiorno dell’animale. Non sarebbe male prevedere un periodo di prova. Uno o due giorni passati a casa del pet-sitter abitueranno l’animale al nuovo ambiente e ridurranno i rischi di ansia da abbandono durante le vacanze. Oggi trovare un pet-sitter non è più un problema perché nel tempo è diventata una vera e propria professione che richiede passione e preparazione. Se si percepisce che il cliente ha difficoltà ad affidarsi al passaparola, gli si può consigliare di affidarsi a un operatore iscritto al primo Albo nazionale di “pet-sitter certificati” Opsi (Obiettivo Pet Sitter Italia), creato per dare valore agli opera- tori del settore e al tempo stesso permette agli utenti di trovare facilmente il professionista qualificato vicino a casa
Hotel per cani
Per i cani dotati di museruola e guinzaglio, dopo hotel e spiagge, ecco che si aprono bar, ristoranti e pubblici esercizi in genere. “Le nuove disposizioni legate all’accesso dei cani all’interno di bar, locali e ristoranti - ha dichiarato Lino Stoppani, presidente di Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) durante Host, la Fiera Internazionale dell’Ospitalità Alberghiera - sono una delle novità che interesseranno il sistema dei pubblici esercizi italiani. Il processo dovrà rispettare da un lato gli standard di efficienza organizzativa e dall’altro i requisiti igienico-sanitari richiesti dalle leggi vigenti, ma d’ora in poi Fido non dovrà più stare in mezzo a una strada in attesa del suo padrone”. I dettagli della normativa sono contenuti nel Manuale di Corretta Prassi Operativa per Ristorazione, Gastronomia e Pasticceria cui ha collaborato anche il Ministero della Salute. L’Italia, in ritardo di dieci anni, dovrà presto adeguarsi alle ultime disposizioni europee.
Il passaporto per il cane è obbligatorio
Aria di rinnovamento per il passaporto di cani, gatti e furetti. In futuro, viaggiare in Europa con il proprio pet al seguito sarà più facile. Il Parlamento Europeo ha approvato le nuove norme. “Si sono allentate le regole. In futuro viaggiare nell’UE con animali richiederà meno seccature amministrative”, ha dichiarato Schnellhardt, membro della commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare ENVI. Il nuovo passaporto nella sua versione semplificata sarà probabilmente operativo nei primi mesi del 2015 e sarà rilasciato da veterinari abilitati. Le nuove norme impongono l’obbligo di accertare la validità della vaccinazione antirabbica permettendo di viaggiare anche ai cuccioli tra le 12 e le 16 settimane che, pur vaccinati, non sono ancora immuni alla malattia.