Quali sono le vaccinazioni da fare al cane prima di partire per un lungo viaggio?

Prima di partire con il nostro inseparabile amico a quattro zampe, bisogna preparare il viaggio in ogni dettaglio, considerando opportunamente il tipo di trasporto da scegliere e informandosi su i tipi di vaccinazioni da fare al cane in base alla regione e al paese di destinazione. Innanzitutto, il cane deve essere munito di passaporto europeo rilasciato dall’ASL e indicante il numero identificativo dell’animale, e di libretto sanitario su cui vengono appunto registrate tutte le vaccinazioni del cane. Bisogna assicurarsi, quindi, che il cane abbia tutte le vaccinazioni che richiedono un richiamo annuale, ossia quelle contro le principali malattie infettive: gastroenterite virale, cimurro, epatite infettiva, leptospirosi e rabbia. Se il viaggio è in Italia, è opportuno informarsi tramite le ASL su eventuali vaccinazioni addizionali, tenendo presente che in tutto il bacino del mediterraneo (Italia meridionale e isole) è diffusissima la leismaniosi, per cui partite provvisti di apposito collare antiparassitario. L’antirabbica invece è l’unica vaccinazione obbligatoria in caso di viaggio all’estero ma si consiglia comunque di controllare che il richiamo per le altre vaccinazioni sia stato fatto e di valutare anche il vaccino per la leptospirosi, malattia contraibile bevendo acqua contaminata dall’urina di topi infetti. Sempre nel caso di un viaggio all’estero, bisogna poi informarsi sulle disposizioni specifiche del paese di destinazione mediante i consolati in loco. Alcuni paesi, infatti, prevedono per il cane un periodo di quarantena, altri richiedono che il vaccino dell’antirabbica sia effettuato tra i 15 e i 20 giorni prima dell’ingresso nel paese, altri ancora non consentono l’ingresso nel territorio nazionale di cuccioli di età inferiore ai tre mesi. Nazioni come la Gran Bretagna, la Svezia e l’Irlanda, ad esempio, richiedono anche un test preventivo sugli anticorpi e un trattamento preventivo per l’echinococco, mentre in Finlandia si richiede un trattamento contro le zecche. Che si viaggi in Italia o all’estero, riteniamo quindi vivamente consigliabile informarsi sulla legislazione specifica del paese e sulla situazione sanitaria della regione di destinazione. *Le foto pubblicate sul blog, se non diversamente specificato, non sono di nostra proprietà